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due buone notizie sono meglio di una

Uomo morde cane = notizia. Cane morde uomo invece no. Succede la stessa cosa con le “buone notizie”, quelle cose che ti rallegrano la giornata e che nessuno si sogna di mettere in prima pagina. Evidentemente le “buone notizie” non sono notizie. Se non sanguinano, se non urlano e non sollecitano il nostro disappunto, non sono degne della nostra attenzione. Bene, anzi male. E allora invertiamo la tendenza (anche a costo di non essere letti) e rilanciamo la (bellissima) notizia pubblicata dal report Deloitte dedicato al cibo e alla ristorazione: nel 2022 la cucina italiana è tornata a crescere nel mondo sfiorando i livelli pre-Covid. Non solo. In termini di percezione i consumatori considerano i ristoranti che propongono cucina italiana locali “value-for-money”, ovvero la combinazione ideale tra costo e beneficio.


A questa ottima notizia ne aggiungiamo un’altra: dal 2024 l’italian sounding sarà vietato nei Paesi dell’Unione europea. Questo significa che i vari furbetti del quartierino non potranno più mettere in commercio imitazioni chiamate “Parmesan”, “Mozarella” o “Gorgonzolla”. Una furbata che sottrae circa 70 miliardi di euro ogni anno all’export italiano. Forse oggi nessun uomo morderà nessun cane. E forse oggi qualcun altro proverà come noi a farsi spacciatore di buone notizie. Come diceva il grande Tonino Guerra, poeta imprestato alla pubblicità, “l’ottimismo è il profumo della vita!”.

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