Puntuale come una cambiale, quando arriva Natale c’è sempre qualcuno che tira fuori la storia della Coca-Cola. Sarebbe lei, il gigante gassoso di Atlanta, ad averlo vestito di rosso. Il cognato ingegnere, il capufficio enciclopedico, la figlia dei vicini al primo anno in Bocconi - i saputoli di ogni ordine e grado - sono pronti a giurarlo. Ma è andata davvero così? La risposta è no. Ma come vedremo in parte anche sì.
In passato era verde
I primi Babbi Natale seguivano la tradizione nordica: erano verdi ramarro. La leggenda di Babbo Natale sembra abbia avuto inizio nel IV secolo. Allora si chiamava Nicola, Vescovo di Myra in Turchia. L’immagine che la tradizione iconografica ci ha tramandato è quella di un uomo dalla pelle olivastra alto e magro, assai diverso dal signore corpulento che conosciamo oggi. Dichiarato santo, Nicola morì il 6 dicembre 343. Le leggende sui suoi miracoli sono millantamila: ancora oggi in molti paesi nordici si festeggia San Nicola il 6 dicembre facendo regali ai bambini. Come sempre accade, nel corso dei secoli l’immagine di San Nicola cambia e progressivamente assume l’identità di un uomo anziano con la barba bianca, tenuto al caldo da un cappotto di pelliccia.
E poi divenne rosso
Nel corso del tempo le cose continuano a cambiare: di punto in bianco Babbo Natale assume la livrea rossa. Perché ciò avvenne – caso, scelta grafica, ricerca di un maggior impatto visivo – è un mistero. Le prime illustrazioni di Babbo Natale vestito di rosso sono riprodotte su cartolina a Boston nel 1885. Per molti anni la versione verde convive con quella rossa. Finalmente, nel 1931 Haddon Sundblum, l’illustratore incaricato dalla Coca-Cola Company, inizia a raffigurare Babbo Natale in quella che è divenuta la versione istituzionale. E’ stata quindi la Coca-Cola a fissarne i caratteri? Parrebbe che no. Nel 1927, quindi ben quattro anni prima della Coca-Cola, il New York Times pubblica una descrizione più precisa di un identikit: “Altezza, peso e statura di Babbo Natale sono ormai definiti in modo preciso, così la barba bianca e il vestito rosso. Babbo Natale naso e guance rosse compare con il suo sacco pieno di giocattoli per i bambini”.
Quando il marketing è creativo
La campagna pubblicitaria Coca-Cola del Natale 1931 riscosse un successo incredibile e continua ad essere considerata uno più straordinari esempi di marketing creativo della storia. Da allora non c’è Natale senza spot Coca-Cola e la bevanda gassata diventa tutt’uno con l’immagine del corpulento omaccione vestito di rosso. La morale della storia potrebbe essere questa: non importa chi ha avuto per primo l’idea, ciò che conta davvero è la capacità di trasformare l’intuizione iniziale in progetto dandogli continuità e solidità nel tempo. Dicono siano stati i vichinghi i primi a scoprire l’America. Ma fu un certo Colombo a dare risonanza universale alla scoperta. Con il contributo qualche anno dopo di un certo signor Vespucci, che di nome non a caso faceva Amerigo. Che altro dire se non “Buon Natale” a tutte le donne e gli uomini di buona volontà?
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