“Indovina, indovinello…chi fa l’uovo nel cestello?”. Alla domanda sanno dare risposta anche i bambini dell’asilo di via Quadrio: l’uovo lo fa il Salone. Conclusa domenica 23 aprile, la 61ª edizione è stata un successo. Un’ottima notizia certificata dai numeri (307.418 biglietti staccati +15% rispetto al 2022).
Fonti ufficiali segnalano che, dopo gli anni di incertezza dovuti alla pandemia, la manifestazione è tornata a suscitare l’interesse degli operatori economici di tutto il mondo. Il 65% dei buyer proveniva da Cina, Germania, Francia, Stati Uniti, Spagna, Brasile e India. Un successo confermato da quello che potremo chiamare “skin test”, ovvero la sensazione di pelle che ha avuto chiunque abbia avuto la ventura (e in qualche caso pure la sventura) di aggirarsi per le vie di Milano nel corso della week design. Il Fuorisalone si è manifestato praticamente in ogni luogo della città, furoreggiando con eventi e festosità assortite che hanno causato non pochi problemi di mobilità.
Tra le millantamila idee che anche quest’anno hanno trasformato Milano nella capitale mondiale del design, citiamo quella più vicina alla nostra sensibilità di innamorati della bella meccanica: il Fuorisalone Audi e la presentazione della prima concept car della gamma Sphere, definizione inedita di mobilità elettrica.
L’auto è infatti disegnata a partire dagli interni, concepiti per trasformare il tempo trascorso a bordo. Il tema portante della concept car è la sostenibilità: riciclare, riutilizzare e in alcuni casi ridurre, sono le parole chiave del progetto. La meraviglia della SkySphere è la possibilità di passare da una versione lounge dl lusso ad auto sportiva. Il progetto prevede che la trasformazione da una modalità all’altra possa essere completata anche in movimento. Per capirci, nella versione a passo lungo, la SkySphere è un macchinone opulento tipo A8 L, in quella a passo corto è agile e scattante come una RS5. Elementi caratterizzanti sono le enormi porte posteriori azionate elettricamente, il tetto avvolgibile e lo schermo panoramico diviso asimmetricamente. Un’interpretazione spettacolare del tema che ci riguarda noi tutti: coniugare bellezza, funzionalità e piacere in modo sensato e responsabile.
Comments